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Sai davvero con cosa nutrono gli animali negli allevamenti?


Simone Montuschi
President

Chi si ricorda il problema della “Mucca Pazza”, morbo noto come Kreutzfeld-Jackob e che ha provocato anche numerose morti tra gli umani? La malattia nasceva dall’alimentazione innaturale delle mucche, a cui venivano date farine contenenti resti di animali, soprattutto pecore che in quel periodo erano state decimate negli allevamenti proprio a causa di una simile forma dello stesso morbo.

Quel caso ha portato alla ribalta la follia del guadagno a tutti i costi, arrivata a far mangiare farine di carne ad animali erbivori.

Come se non bastassero a squilibrare la loro alimentazione e biologia le farine di soia con cui vengono normalmente cibati, utili per velocizzare la crescita ma assolutamente inadatte a dei ruminanti, che necessitano di erba.
Ma siamo sicuri che dopo quel caso negli allevamenti il cibo degli animali sia davvero sano e “naturale”?

Animali cibati di insetti

A breve negli allevamenti le farine di soia potrebbero essere sostituite con farine a base di insetti. Lo propone persino la FAO, in un report sul problema delle risorse alimentari e l’impatto ambientale, in cui scrive: «uno dei modi per affrontare il problema della sicurezza alimentare e dei mangimi passa attraverso l’allevamento di insetti. Gli insetti vivono ovunque e si riproducono velocemente, presentano un alto tasso di crescita e di conversione alimentare e un basso impatto ambientale durante tutto il loro ciclo di vita».

Maiali che mangiano altri maiali

Sta succedendo adesso negli Stati Uniti, dove è diffuso un grave virus di diarrea epidemica suina, mortale per i cuccioli. Allevatori in Minnesota stanno dando nel cibo delle scrofe i resti dei cuccioli morti, per generare gli anticorpi necessari. Una pratica di cannibalismo che supera quanto stanno tentando invece gli allevatori in Oklahoma, che hanno pensato di unire al cibo delle scrofe le feci degli animali malati.

 

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Allevamento intensivo di maiali, Italia  📷 © Essere Animali

Mucche che mangiano dolci e caramelle

La CNN ha riportato un incidente su una strada ghiacciata del Wisconsin, in cui un camion pieno di caramelle rosse si è ribaltato bloccando il traffico. Quello che stupisce nella notizia è che queste caramelle, scarti di produzione di fabbriche nella zona, erano destinate ad un allevamento di mucche, dove normalmente vengono utilizzate come fonti di carboidrati e zuccheri a basso prezzo.

«È un buon modo per ridurre le spese e fare prodotti a minor costo per i consumatori», ha detto un allevatore che racconta come dare ai bovini scarti di caramelle e dolciumi sia una pratica diffusa dal 2012, quando i prezzi del mais sono aumentati.

Scoprire con cosa sono alimentati gli animali negli allevamenti intensivi, a cui vanno aggiunti anche antibiotici dati regolarmente come forma di profilassi, non può che farci riflettere non solo sulla qualità dei prodotti sul mercato, ma soprattutto sulla mentalità che ci sta dietro: minima spesa, minimo spazio e massima resa. E in tutto questo gli animali sono trattati e considerati come macchinari, privati della dignità, della libertà, della propria vita e persino delle proprie caratteristiche biologiche.

Se vuoi contribuire a cambiare tutto questo puoi iniziare scegliendo un’alimentazione 100% vegetale.