Olanda: il no agli allevamenti di visoni è definitivo
È di questi giorni una sentenza storica per gli animali: la Corte Suprema olandese ha infatti stabilito che il divieto di allevare animali da pelliccia in Olanda non è in conflitto con i diritti umani e deve pertanto essere accolto.
A partire dal 2024 quindi, dopo un periodo di transizione di 11 anni, in Olanda allevare animali allo scopo di ucciderli per la loro pelliccia sarà illegale. Una sconfitta per gli allevatori, che nel tentativo di aggirare il divieto sancito dal Parlamento olandese nel 2013 avevano fatto appello in tribunale.
Può sembrare assurdo che un’attività che lede il diritto alla vita e alla libertà degli animali possa essere considerato un’espressione di un diritto fondamentale dell’uomo; ciononostante, secondo gli allevatori olandesi, il divieto di allevare animali da pelliccia è in contrasto con il diritto fondamentale di tutela della proprietà. La questione ha visto una lunga battaglia in tribunale fra la Dutch Federation of Fur Holders e il governo, e secondo la FurFree Alliance per questo rappresenta un precedente importante per tutti quei paesi che stanno considerando di abolire questo tipo di attività. Secondo il verdetto prima dell’Aja e poi della corte suprema, il periodo di transizione previsto dalla normativa consente agli allevatori un adeguato ritorno degli investimenti ed è stata perciò confermata.
Con 160 stabilimenti, 1400 persone impiegate nel settore e quasi 6 milioni di animali uccisi ogni anno, l’Olanda è attualmente il quarto paese dopo Cina, Danimarca e Polonia per numero di allevamenti di animali da pelliccia. Ma la tendenza internazionale parla chiaro: la sensibilità verso gli animali e la consapevolezza delle problematiche etiche e ambientali di questo tipo di allevamenti è sempre maggiore, sia da parte dell’opinione pubblica che delle istituzioni; e mentre dal 2000 in Europa sono otto le nazioni che hanno deciso di vietare gli allevamenti di animali da pelliccia, in Giappone ha di recente chiuso i battenti l’ultima struttura rimasta ancora attiva.
Anche in Italia questo tipo di allevamenti ha conosciuto un progressivo declino, ma nel nostro territorio sono ancora presenti: da noi vengono uccisi circa 200.000 visoni ogni anno. Le recenti vicende che hanno accompagnato l’abbandono di questa pratica da parte di un numero crescente di paesi ci ha insegnato che è l’opinione pubblica a fare la differenza: per questo il tuo aiuto è importantissimo! Con la campagna Visoni Liberi chiediamo anche noi l’introduzione del divieto di allevamento di animali da pelliccia