La verità sul latte in prima serata su Rai3
Ieri sera è stata trasmessa la prima puntata del nuovo programma di Sabrina Giannini, storica giornalista investigativa di Report. Il programma si chiama “Indovina chi viene a cena” e per dieci settimane ogni lunedì sera analizzerà temi legati all’alimentazione, sfatando miti e analizzando nuove scelte e direzioni.
La puntata di ieri era completamente dedicata al latte e ha portato in prima serata una seria critica di questo alimento, dei miti che lo considerano indispensabile e del trattamento che subiscono le mucche per produrlo. Per farlo sono state utilizzate anche immagini inedite girate dal Team Investigativo di Essere Animali negli allevamenti italiani.
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Sabrina Giannini ha portato nelle case di milioni di italiani immagini di mucche costrette a soffrire per partecipare a concorsi nazionali, con le mammelle tanto gonfie da doverle rinfrescare col ghiaccio o anestetizzare con farmaci; la separazione dei figli dalle madri e la loro segregazione in minuscoli box singoli; l’inseminazione artificiale; il traffico clandestino ma diffuso di ormoni illegali; risultati di ricerche che provano quanto il latte non fortifichi affatto le ossa ma al contrario possa essere uno degli alimenti legati all’osteoporosi. Non solo, sono state mostrate anche le “mucche a terra”, incapaci di reggersi in piedi a soli 4 o 5 anni, sfiancate dalla iper-produttività a cui sono costrette.
Per chi segue da tempo queste tematiche vedere certe immagini e sentire certe verità in prima serata sembra quasi un sogno. Ma grazie a lavori di indagine e denuncia sempre più presente e alla crescita di sensibilità generale, anche questi temi riescono a uscire dalla nicchia e diventare di dominio pubblico.
Con la crescita di consapevolezza cambiano anche le abitudini.
Non è un caso che nel nostro paese il consumo pro-capite di latte negli ultimi dieci anni sia calato del 33%. E non è un caso che le campagne per spingere le persone a consumare latte utilizzino qualunque mezzo, anche la menzogna, per difendere non certo la nostra salute, ma solo gli interessi di un settore che per troppo tempo ha fatto profitti sull’ignoranza delle persone.
Crediamo che creare conoscenza sia il primo passo per un cambiamento. E il nostro lavoro di indagine è un modo per portare di fronte a milioni di persone realtà altrimenti invisibili. Le immagini in onda ieri su Rai3 aiuteranno a far cambiare prospettiva a molti.