In corteo per dire NO all’allevamento di visoni
Sabato 22 ottobre insieme a LAV, comitati, cittadini di Villadose e altre associazioni abbiamo sfilato dal centro del paese fino al luogo dove dovrebbe sorgere l’allevamento. Al corteo hanno partecipato 250 persone!
«Questo corteo è l’ennesimo appello alle Commissioni di Camera e Senato dove sono depositate tre Proposte di Legge che, se approvate, vieterebbero questi crudeli allevamenti su tutto il territorio nazionale. L’86% della popolazione italiana è d’accordo con noi, vi sono motivazioni scientifiche che condannano la stabulazione in gabbia dei visoni come altamente lesiva del loro benessere.»
Foto-gallery del corteo
Anche diversi importanti quotidiani nazionali hanno diffuso questa protesta, che vede la città di Villadose apertamente schierata contro questo nuovo insediamento, per motivi etici e per l’impatto ambientale, vista la vicinanza con le case e il centro storico.
Quasi 80 mila firme raccolte on line in pochi giorni, striscioni nei balconi delle case e la contrarietà del Consiglio Comunale, espressa in una mozione votata all’unanimità. Ma nonostante l’ampia contrarietà della popolazione, l’allevamento potrebbe insediarsi perché consentito dalla legislazione nazionale e in questo caso, essendo la riconversione di una vecchia stalla, l’iter autorizzativo sarebbe addirittura semplificato.
Da anni con la campagna Visoni Liberi chiediamo l’introduzione del divieto di allevamento di animali da pelliccia.
Attraverso la diffusione di diverse investigazioni abbiamo mostrato le condizioni degli allevamenti italiani di visoni, in cui animali selvatici che in natura abitano nelle foreste e trascorrono gran parte del loro tempo in acqua sono costretti in piccole gabbie di rete metallica, dove sviluppano comportamenti stereotipati e mostrano un continuo stato di paura. Condizioni che possono durare anche anni, se pensiamo alle fattrici che vengono mantenute in vita diverse stagioni per partorire i cuccioli destinati alla morte nelle camere a gas.
Banditi già da 8 paesi europei, questi allevamenti hanno conosciuto anche in Italia un declino inarrestabile legato al cambiamento di sensibilità dell’opinione pubblica, oggi in predominanza contraria all’utilizzo delle pellicce. Attualmente si contano poco più di 20 allevamenti di visoni, ma il numero di animali uccisi, visto il carattere tipicamente intensivo, rimane comunque molto alto: circa 200.000 visoni ogni anno. Ciò nonostante la produzione di pellicce è un’attività assolutamente marginale per l’economia italiana, essendo le pelli vendute ad aste internazionali ed acquistate prevalentemente da grossisti asiatici.
I tempi sono maturi per vietare definitivamente questi allevamenti che causano gravi sofferenze ai visoni. Ovunque vi sia in progetto la realizzazione di un nuovo insediamento la popolazione locale protesta, come già successo a Lendinara, sempre nel rodigino, ma anche in altre città, dove abbiamo bloccato sul nascere la realizzazione di nuovi allevamenti di visoni.
Ringraziamo i cittadini e i comitati di Villadose che hanno contribuito alla realizzazione di questo partecipato corteo.
La mobilitazione continua, aiutaci!
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