La finanza che spinge verso la scelta vegan
Un gruppo di 40 investitori finanziari, con un capitale collettivo di 1,25 trilioni di dollari, ha lanciato una campagna per incoraggiare 16 aziende globali dell’alimentazione a cambiare fonte di proteine: abbandonare quelle animali e sostituirle con alternative vegetali.
Jeremy Coller è responsabile investimenti della Coller Capital e fondatore di FAIRR, sigla sotto la quale si uniscono aziende del settore finanziario che vogliono dirigere investimenti verso un cambiamento a favore degli animali e un’alimentazione sostenibile. Tra i membri della sigla si trovano fondi d’investimento tra i più disparati, tra cui anche le assicurazioni Aviva.
Coller è autore di un report molto interessante e che ha fatto discutere, con il quale analizza i rischi di investimento nel settore di allevamento, macellazione e lavorazione delle carni e invita a dirottare fondi altrove. Quello di FAIRR è infatti un tentativo di spostare capitali e investimenti verso produzioni che non coinvolgano la sofferenza e la morte di animali.
Tra le ditte contattate in questa prima iniziativa si trovano nomi come Kraft Heinz, Nestle, Unilever, Tesco e Walmart, solo per citarne alcuni. Della richiesta ne hanno parlato giornali di finanza e non solo, dando spazio alle ragioni per cui è sempre più urgente, per motivi etici e ambientali, trovare strade alternative alle proteine animali e migliorare la diffusione di sostituti vegetali.
Il mondo della finanza quindi, per quanto sembri difficile crederlo, è uno dei tanti fattori che influenzeranno un cambio di alimentazione. Per motivi etici, ambientali o di salute, sempre più persone stanno eliminando il consumo di prodotti animali o lo stanno riducendo, e ne segue una diffusione e creazione sempre più ampia di alternative.
Non è un caso che alcuni dei cibi che vedremo in futuro sulle tavole di tutto il mondo siano stati creati da start-up finanziate dai più lungimiranti investitori, tra cui Bill Gates, Biz Stone ed Ev Williams (fondatori di Twitter), Kleiner Perkins Caufield & Byers (la società che sta dietro a Google e Amazon) oppure Eduardo Saverin, co-fondatore di Facebook. Con questa spinta cibi come Beyond Meat o Just Mayo, la maionese vegana al centro di una disfida legale, stanno esplodendo e togliendo sempre più spazio ai loro predecessori, fatti con prodotti animali.
E comunque, anche senza aspettare questi “cibi del futuro”, possiamo scegliere di non fare male agli animali e far bene a noi stessi fin da subito, ogni volta che ci sediamo a tavola. Qui trovi alcune informazioni su come farlo al meglio.