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Donna rischia il carcere per aver dato da bere a dei maiali sofferenti


Simone Montuschi
President

A Toronto è il caso della settimana e ne stanno parlando tutti i media. Si tratta del processo ad Anita Krajnc, attivista e fondatrice del movimento Toronto Pig Save, portata in tribunale per aver dato da bere ad alcuni maiali chiusi in un camion prima che entrassero al macello.

Toronto Pig Save dal 2010 organizza regolari proteste davanti alla Fearman’s Pork, macello cittadino. Le immagini delle iniziative e degli animali chiusi in quei camion, nelle loro ultime ore di vita, hanno fatto il giro del mondo e dato vita a simili movimenti in tanti altri paesi, inclusa l’Italia.

 

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© Anita Krajnc / Toronto Pig Save

 

Il processo, iniziato ieri, riguarda un diverbio tra Anita e l’autista di un camion, avvenuto il 22 giugno dell’anno scorso. L’autista le aveva intimato di smettere di dare da bere ai maiali attraverso le aperture laterali del camion, ma lei non ne ha voluto sapere, indicandogli invece quanto gli animali fossero in stato di sofferenza in quel giorno caldissimo. Lui poi avrebbe insinuato che nell’acqua ci potessero essere contaminanti.

L’allevamento di Eric van Boekel, da cui provenivano quei maiali, ha poi denunciato Anita con accuse che avrebbero potuto costargli fino a 10 anni di carcere, per avere “interferito con la sua proprietà”. Van Boekel manda ogni anno 110.000 maiali al macello di Toronto.

 

Animali, nati e cresciuti in un luogo chiuso, vedono il mondo esterno solo in quel terribile viaggio verso il macello, in cui gli attivisti di Toronto Pig Save cercano di dar loro un ultimo e unico gesto di compassione.

 

Allo stato dei fatti Anita rischia in realtà 6 mesi di carcere o una multa di 5000 dollari. Multa che però non vuole pagare e preferisce trasformare in giorni di prigione. «Non si può condannare una persona per un gesto di compassione», ha detto. E di fatto lei e il movimento Toronto Pig Save sono riusciti a trasformare il #PigTrial in un caso mediatico e di grande attenzione per gli animali, ribaltando le carte in tavola.

Ieri al processo sono iniziate le prime deposizioni e a favore di Anita ci sono numerosi testimoni tra cui veterinari ed etologi che dal video di quella giornata faranno notare come i maiali stessero soffrendo per disidratazione. Tra i testimoni a favore di Anita c’è anche Bob Comis, ex allevatore di maiali attorno al quale ruota il documentario The Last Pig.

 

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© Jo-Anne McArthur

 

Questo processo è uno dei tanti che faranno la storia del nostro movimento, perché in discussione c’è l’idea stessa che gli animali siano semplice proprietà di cui disporre a piacimento.

 

E se su quel camion ci fossero stati dei cani destinati al macello? Le cose sarebbero sicuramente andate in modo diverso. Ed è quello che Anita e i suoi avvocati stanno cercando di far capire, tanto in aula e sui media. Dando in questo modo voce e visibilità a quegli animali che muoiono a miliardi ma sono praticamente invisibili.