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Stop alla strage di pulcini: buone notizie dagli Stati Uniti


Simone Montuschi
President

Dal 2020 mai più uccisioni dei pulcini maschi per l’industria delle uova americana. Lo annuncia la United Egg Producers, associazione di categoria che racchiude il 95% del settore in tutti gli Stati Uniti, in seguito a dialoghi con l’associazione The Humane League.

Questa decisione che si può definire storica, eliminerà la sofferenza a centinaia di milioni di animali, ed è resa possibile da nuove tecnologie che permettono di distinguere i sessi prima della schiusa delle uova.

È infatti adesso pratica comune in tutto il mondo disfarsi dei pulcini maschi, che non fanno uova ma non sono nemmeno utili per l’industria della carne. Dopo il sessaggio i metodi di soppressione variano leggermente di paese in paese, ma il più comune è quello di tritarli vivi o soffocarli. Anche in Italia la legge permette lo schiacciamento istantaneo dell’intero pulcino che avviene con macchine tritatutto.

 

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Mercy for Animals

 

Quella del sessaggio dei pulcini è una pratica che provoca morte e sofferenza per centinaia di milioni di animali in tutto il mondo. Solo in Italia le galline negli allevamenti sono 49 milioni, e per ognuna di loro è stato ucciso un piccolo pulcino maschio. Una pratica poco conosciuta ed estremamente crudele che sta a monte della produzione di uova di ogni tipo, che siano da allevamento in gabbia o biologico.

La decisione della United Egg Producers potrà inoltre influire anche sulla vita delle galline, perchè tutte le uova contenenti pulcini maschi non andranno al macero ma verranno utilizzate per test di vaccini e produzione di cibi per animali, andando quindi a ridurre anche la richiesta di uova.

Dagli Stati Uniti arriva quindi un segnale forte del cambiamento in atto, ma in Europa? La Germania è stata in realtà il primo paese a muoversi: secondo il Ministero dell’Agricoltura dopo il varo di una legge specifica già dalla fine del 2016 tutti gli incubatoi dovranno avere a disposizione le nuove tecnologie che permettono di non uccidere i pulcini maschi (e dall’agosto di quest’anno sarà inoltre vietato il taglio del becco per galline e tacchini). In Lussemburgo è appoggiata dal governo e in discussione una legge che vieta l’uccisione dei pulcini negli incubatoi, mentre in Francia invece è stata depositata da due europarlamentari e in un annuncio ufficiale il Ministero dell’Agricoltura l’aveva segnalata come una priorità su cui lavorare e su cui stanziare più di 4 milioni di euro.

Insomma, con l’avanzamento delle nuove tecnologie a breve la strage dei pulcini per la produzione di uova potrebbe diventare un ricordo del passato.

Questo significa che quando l’uccisione dei pulcini sarà vietata ovunque la produzione di uova diventerà etica? Purtroppo no, non potrà mai esserlo davvero. Perché oltre alla morte dei pulcini maschi l’industria delle uova si basa sulla prigionia delle galline e il loro utilizzo come “macchine produttive” fino ai soli due anni di vita, momento in cui vengono sostituite e mandate al macello. Prigionia e privazione di stimoli a cui va aggiunta la pratica standard e dolorissima del debeccaggio.

Questi sono importanti segnali di una società che evolve e inizia a prendere in considerazione la sofferenza e la dignità degli animali, ma il nostro messaggio rimane sempre lo stesso: il modo migliore per aiutare le galline femmine e i pulcini maschi è scegliere di non mangiare uova. Non è difficile, non ha ripercussioni sulla salute e fa bene agli animali. Perché non provarci?