L’acquario di Baltimora “libera” tutti i suoi delfini
Nei giorni scorsi, l’acquario nazionale di Baltimora ha annunciato che entro il 2020 sposterà i suoi otto delfini a naso di bottiglia in un nuovo santuario marino, il primo a nascere in Nord America. Si tratta di una decisione senza precedenti, presa dopo 5 anni di ponderate valutazioni sulle modalità migliori per rispettare le esigenze di questi mammiferi marini.
Già da 4 anni la struttura aveva interrotto gli spettacoli, consentendo ai visitatori esclusivamente di osservare gli animali nella vasca mentre interagivano con gli istruttori. Nel 2013 c’era stata un’altra svolta importante: l’acquario aveva deciso di cambiare la propria mission e di trasformarsi da parco attrazioni in un centro di conservazione della vita marina. Una scelta fatta con convinzione, che è stata determinante per la decisione finale sulla sorte dei delfini presa in questi giorni.
All’inizio di questo percorso di cambiamento, i responsabili avevano immaginato di ricostruire e ampliare la piscina che ospita i delfini, per renderla più adatta alle esigenze naturali di questi mammiferi marini; dopo aver compreso che non sarebbe stato sufficiente, già da un paio d’anni avevano iniziato a ipotizzare di trasportare i delfini in mare aperto, creando un apposito santuario. Una decisione che non è stata presa a cuor leggero, dato che l’impresa richiede un notevole sforzo economico e l’acquario è una delle maggiori attrazioni di Baltimora, capace di attirare 1,3 milioni di visitatori all’anno. Al tempo stesso, una scelta obbligata per rispettare l’etologia dei tursiopi, animali che sono stati studiati a fondo e la cui sofferenza in cattività è sempre più conosciuta dal pubblico, oltre che da biologi marini e veterinari.
La colonia di tursiopi passerà così all’Oceano Atlantico, una vera rinascita rispetto alla piccola piscina costruita intorno all’anfiteatro dove si esibivano! Il santuario occuperà un luogo vicino alla costa e permetterà ai turisti di fare escursioni in barca per vedere i delfini in mare aperto, come ad esempio è possibile nel santuario di Adelaide in Australia, dove 30 delfini abitano in una larga baia oppure a Genova per il Santuario dei cetacei del Mediterraneo.
Purtroppo per vedere completato il progetto dell’Acquario di Baltimora ci vorranno alcuni anni, però anche questo ritardo è per il bene dei delfini: è stata nominata un’apposita commissione di esperti, che al momento sta valutando il luogo adatto dove dovrebbe sorgere il nuovo santuario, studiando le caratteristiche di vari tratti di costa dalla Florida ai Caraibi. Inoltre è stato aperto un apposito sito internet dove i sostenitori di tutto il mondo possono seguire i lavori e contribuire con delle donazioni.
Va detto che la decisione di Baltimora, per quanto ammirevole e di esempio, è stata preceduta e stimolata da anni di proteste da parte di chi evidenziava l’incompatibilità dei delfini con la vita in una vasca ma questo non può sminuire il progetto: in passato ci sono state altre liberazioni di delfini ma mai così tanti insieme e mai era stato creato un santuario ad-hoc. Si tratta quindi di un progetto che farà da scuola e sarà d’esempio per altri delfinari e acquari in tutto il mondo.
In Italia sono ancora in attività soltanto l’acquario di Genova, il delfinario Oltremare di Riccione e Zoomarine vicino Roma. È sempre più vicino giorno in cui questi posti saranno soltanto un lontano ricordo e potremo ammirare questi magnifici animali nel loro ambiente naturale.