In azione contro gli esperimenti su animali!


Simone Montuschi
President

Un centinaio di attivisti provenienti da tutta Italia ha manifestato in occasione della Giornata Mondiale per gli Animali nei Laboratori, per chiedere la fine degli esperimenti su animali.

Una grande protesta che abbiamo realizzato di fronte al “Galletti Lab” del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna, un laboratorio che da anni esegue ricerche sul cervello di alcuni macachi, a cui sono impiantati elettrodi nel cranio.

 

GallettiLab

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Oggi per noi questi macachi sono il simbolo di tutti gli animali utilizzati negli esperimenti.
Non siamo contro la ricerca scientifica, siamo contro la tortura. E questi esperimenti sono una forma di tortura inflitta agli animali.

Sono stati 768.796 gli animali coinvolti in Italia nel 2012, secondo gli ultimi dati disponibili, pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale. Oltre 300 scimmie, 550 cani e migliaia di roditori, conigli, pesci e uccelli.

I campi di impiego sono vari: alcuni esperimenti sono previsti dalla legge, come quelli da eseguire prima della commercializzazione di nuovi farmaci o prodotti chimici, altri vengono fatti a scopo di conoscenza, per cercare dati o intuizioni che potrebbero rivelarsi utili per l’essere umano.

Ma sostenere che la sperimentazione animale sia un sacrificio necessario e che senza questa si fermerebbe il progresso scientifico è un’affermazione assolutamente discutibile. I ricercatori difendevano con le stesse argomentazioni anche i test per la cosmetica, oggi vietati in tutta l’UE dopo oltre 20 anni di battaglie delle associazioni animaliste. La storia stessa quindi mostra che non vi sono metodi di ricerca che non possono essere superati, a maggior ragione se a chiederli è oltre l’80% della popolazione italiana che si è dichiarata contraria alla sperimentazione animale, percentuale che rimane invariata negli anni.

Nel nostro paese da marzo 2014 è in vigore la nuova legge che ha vietato, tra l’altro, luoghi come Green Hill, l’allevamento di cani beagle destinati ai laboratori, oggetto di un incredibile campagna antivivisezionista che ha portato alla chiusura della struttura. Segno che l’attivismo e la sensibilizzazione possono portare risultati concreti. Ma il numero di animali utilizzati rimane altissimo, crescono le richieste di effettuare esperimenti in deroga senza anestesia e le autorizzazioni rilasciate a nuovi laboratori, che al momento sono oltre 700 in tutta Italia.

È necessario un cambiamento scientifico, ma anche e soprattutto culturale. E oggi, in occasione della Giornata Mondiale per gli animali da laboratorio, siamo scesi in piazza assieme a tanti attivisti, che vogliamo ringraziare per aver manifestato assieme a noi, perché questo cambiamento non può più essere rimandato.