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Repubblica Ceca verso il divieto di allevamenti da pelliccia


Simone Montuschi
President

In una conferenza stampa al parlamento della Repubblica Ceca i rappresentanti di 6 tra i 7 partiti al governo hanno presentato ieri una proposta di legge per vietare l’allevamento di animali da pelliccia. La proposta è stata inizialmente firmata da 20 parlamentari, tra cui nomi di spicco e ministri, a cui si sono aggiunti oggi altri 10 e persino il Primo Ministro.

La proposta di legge, che per il normale decorso parlamentare necessita di circa un anno prima del voto, mette come data ultima per la chiusura degli allevamenti il 2018.

Sono circa 20.000 i visoni e le volpi uccisi ogni anno nei 10 allevamenti del paese, dove due investigazioni di Obraz hanno riscontrato condizioni estreme di sofferenza fisica e psicologica, le stesse che ogni simile lavoro ha provato in tutti i paesi del mondo, Italia inclusa. In seguito al primo filmato lo scorso anno è stata lanciata una campagna che ha suscitato rapidamente l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, e adesso anche della politica.

Con le solide basi con cui è stata presentata speriamo proprio che la proposta di legge possa andare a buon fine, ma possiamo dire che già adesso da nuova forza a tutto il movimento europeo per la fine di questa crudele pratica. Se la legge verrà approvata il numero di animali che si salveranno non sarà forse altissimo, comparato a quelli di altri paesi, ma in Europa ci sarà un ulteriore Stato da prendere ad esempio per aver detto NO.

Austria, Regno Unito, Olanda, ma anche Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia e Macedonia, sono i paesi in cui è già stato vietato allevare animali per produrre pellicce. In altri come Germania o Svizzera leggi restrittive hanno reso impossibile la pratica, mentre il Belgio ha legiferato un divieto in due su tre delle regioni che lo compongono.

Guarda il video dell’ultima indagine di EA in un allevamento di visoni italiano

E in Italia? nel nostro paese non una ma ben 3 proposte di legge attendono ancora di essere discusse dalle Commissioni referenti di Camera e Senato. Le nostre investigazioni hanno documentato anche qui la sofferenza e la morte atroce dei visoni e la campagna Visoni Liberi ha destato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, che adesso supporta quasi per il 90% le nostre richieste.

Manca solo un ultimo passo: l’attenzione della politica. Ma sapremo farci sentire e far sentire la voglia di libertà dei 200.000 visoni prigionieri degli allevamenti italiani!