Il formaggio crea dipendenza
Che gli alimenti vegetali diano dei vantaggi dal punto di vista della salute e del benessere è ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica, ma che alcuni alimenti di origine animale possano causare dipendenze simili a quelle provocate dalle sostante chimiche, ha dell’incredibile!
“Quali alimenti possono creare dipendenza?” questo è il titolo di una ricerca condotta presso l’Università del Michigan, che ha dichiarato che i cibi contenenti formaggio creano dipendenza per via dell’elevata concentrazione di caseina. Questa sostanza, presente in tutti i prodotti caseari, stimola nel nostro cervello una sensazione di euforia paragonabile a quella provocata dal consumo di droghe.
Una parte della ricerca è stata condotta facendo compilare un questionario a 500 ragazzi per identificare quali secondo loro erano i cibi a cui non potevano rinunciare. Il risultato? La pizza al primo posto. I ricercatori inoltre hanno constatato che in cima alla lista di alimenti che ingolosiscono i ragazzi fino a renderli dipendenti ci sono cibi che contengono formaggio.
L’autore dello studio Erica Schulte ha detto: «Se le proprietà di alcuni alimenti per alcune persone possono crere un consumo compulsivo, questo deve essere preso in considerazione sia nelle linee guida nutrizionali, così come nelle policy che regolano le pubblicità degli alimenti per bambini»
In Italia nel 2015 il consumo procapite di formaggio è stato di 22 kg, mentre 40 i litri di latte (9 in meno rispetto al 2014), uno tra gli alimenti più consumati al mondo: trasformato e venduto sotto forma di formaggio ma anche di yogurt, gelato e spesso aggiunto come siero e polvere agli ingredienti.
Oltre a questi dati legati al consumo ci sono altri numeri su cui riflettere: quasi 2 milioni sono le mucche da latte allevate lo scorso anno in Italia; 4/5 anni è l’eta media di vita di una mucca in allevamento, potrebbe arrivare fino ai 20 anni.
L’industria del latte è strettamente legata a quella della carne: la mucca come tutti i mammiferi produce latte solo dopo il parto, per questo tutti i maschi partoriti vengono, chi prima o chi dopo, condotti al macello. Loro le femmine invece vengono eliminate quando appena la produzione di latte non soddisfa più gli standard di mercato.

Foto: Artisan Vegan
Possono sapori e abitudini giustificare questa crudeltà? L’alternativa vegetale ai prodotti lattiero-caseari è ormai molto diffusa, è possibile trovare cibi sani e amici degli animali ormai ovunque e per tutti i gusti.