Visoni e volpi soffrono anche prima di diventare pellicce
Per 2 mesi un attivista si è infiltrato in un enorme allevamento di animali da pelliccia situato nel Wisconsin, lo stato americano con la più grande produzione di pelli di visone.
Le immagini ottenute testimoniano la tremenda realtà di questi luoghi: file di gabbie completamente di rete metallica dove migliaia di visoni e volpi trascorrono la loro breve esistenza prima di essere uccisi e trasformati in inserti o pellicce.
Nello specifico PETA, l’associazione che ha diffuso questa nuova indagine, ha documentato condizioni e pratiche di allevamento che procurano agli animali ulteriori e tremende sofferenze:
• animali costretti a vivere sopra cumuli di escrementi.
• visoni feriti dalle maglie rotte della gabbia, a cui non è stata fornita alcuna assistenza veterinaria.
• visoni ‘lavati’ direttamente dentro le gabbie con un’idropulitrice ad alta pressione.
• una volpe con una vistosa infezione alle gengive, non curata e uccisa con una camera a gas di fortuna.
• un visone sopravvissuto dentro la camera a gas per più di 20 minuti e infine ucciso dall’allevatore spezzandogli il collo.
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Questi comportamenti brutali sono parte integrante degli allevamenti di tutto il mondo, come testimoniato anche dalle immagini che abbiamo ottenuto con telecamere nascoste posizionate in un allevamento di visoni in provincia di Venezia, dove gli operatori sono stati filmati – a loro insaputa – mentre afferrano i visoni per la coda, li trascinano per diversi metri e li scuotono con violenza brutalmente.
Di fronte a questi frequenti maltrattamenti non ci sono più giustificazioni.
Da una parte le persone devono indirizzare i propri acquisti verso prodotti fur-free, al giorno d’oggi esistono tantissimi indumenti realizzati con materiali che non provocano sofferenza agli animali. Dall’altro i governi non possono essere più garanti e partecipi di queste crudeltà, è giunto il momento di mettere al bando gli allevamenti di animali da pelliccia emanando leggi o restrizioni che assicurino nel più breve tempo possibile la chiusura di tutte queste strutture.