Opzione vegan nelle scuole: NO alla disinformazione


Simone Montuschi
President

Finalmente anche l’Amministrazione comunale di Bologna apre all’opzione vegan nelle mense scolastiche gestite dal Comune, adeguandosi alle linee guida ministeriali del 2010 in materia di nutrizione scolastica. A partire da febbraio i genitori, compilando un apposito modulo potranno scegliere per i propri figli un’alimentazione senza prodotti di origine animale.

Un’ottima notizia, subito però offuscata dalle gravissime affermazioni del Prof. Emilio Franzoni, neuropsichiatra infantile dell’Alma Mater, pubblicate il 22 gennaio da “La Repubblica” in un articolo a cura di Ilaria Venturi.

Nell’intervista il Prof. Franzoni ha sostenuto che l’alimentazione vegan «comporta dei rischi ed è la porta aperta all’anoressia». Dichiarazione che lo stesso Franzoni giudica non scientificamente provata, facendoci chiedere, quindi, perché l’abbia fatta.

Abbiamo prontamente chiesto diritto di replica a ‘La Repubblica’ ma purtroppo dobbiamo constatare la mancanza di interesse nella redazione nel dare spazio ad una contro-dichiarazione del Prof. Leonardo Pinelli, già  Professore Associato di Pediatria dell’Università  di Verona ed esperto in nutrizione:

«Non si capisce su quali basi scientifiche il Prof. Franzoni abbia affermato che l’alimentazione vegan priva i bambini di tutti gli elementi nutrizionali importanti. In realtà  da anni la American Academy of Pediatrics e la Academy of Nutrition and Dietetics affermano che le diete vegetariane totali (vegan) se ben pianificate, sono nutrizionalmente appropriate in tutti gli stadi del ciclo vitale e sono un utile strumento per prevenire le malattie croniche. Per quanto riguarda il rapporto con l’anoressia, il Prof. Franzoni confonde la causa con l’effetto: è il soggetto anoressico che vira verso una alimentazione vegan, che ha una densità nutrizionale elevata e calorica bassa ed è quest’ultima proprietà che l’anoressico ricerca».

bambini vegan

Inoltre nella stessa intervista il Prof. Franzoni sostiene che l’alimentazione vegan abbia caratteristiche simili alla selettività  di chi mangia solo pasta in bianco, concludendo che tale scelta andrebbe fatta solo «quando si è in grado di scegliere».

Siamo stupiti dalla leggerezza con cui sono state pronunciate queste affermazioni, ampiamente smentite da autorevoli studi e istituzioni scientifiche, come se i rischi di malattie derivanti da una cattiva nutrizione fossero propri dell’alimentazione vegan e non derivassero, in generale, da un’alimentazione squilibrata.

Il Prof. Franzoni mostra di non avere alcuna idea di cosa sia l’alimentazione vegan, assai varia e ricca, e di ignorare che la sua adozione in Italia, da parte di centinaia di migliaia di persone di qualunque età, non discende da patologie psicologiche che fanno rifiutare il cibo, ma da una profonda e meditata scelta etica. Inoltre è ovvio, ma non per il Prof. Franzoni, che qualunque alimentazione per i figli è scelta dai genitori, anche quando essi decidono di portarli al fast food a mangiare “cibo spazzatura” 7 giorni su 7.

Per saperne di più sull’argomento vedi anche il sito dell’associazione Genitori Veg