DELFINARIO DI RIMINI: NOI PROTESTIAMO ANCORA!
Delfinario di Rimini: noi protestiamo ancora!
Non si placano le proteste per porre fine agli spettacoli con animali al Delfinario di Rimini. Sabato 8 agosto un centinaio di persone ha preso parte ad una nuova manifestazione che abbiamo organizzato assieme a Lav e Basta Delfinari davanti alla struttura che, dopo il sequestro dei delfini disposto dalla Procura della Repubblica e il conseguente processo per maltrattamento di animali, realizza spettacoli con leoni marini.
Guarda la galleria fotografica della protesta
Dopo una prima protesta vicino all’ingresso del delfinario gli attivisti e le attiviste, accorsi nonostante la calda giornata da tante città d’Italia, hanno distribuito in molte zone di Rimini migliaia di volantini.
Dopo le proteste passate, come il grande NO impresso sulla spiaggia a fianco del delfinario e il messaggio #lalorocasaèilmare diffuso nell’Adriatico, abbiamo scelto questa volta di parlare con i tanti turisti, ma anche con i cittadini riminesi, per informarli di cosa si cela dietro gli spettacoli con animali.
«Nessun animale dovrebbe essere utilizzato in queste esibizioni. Non sono i nostri clown. I leoni marini, in natura raggiungono i 40 km/h e cacciano anche per 30 ore consecutive, come può un delfinario soddisfare queste esigenze? Anche se nati in cattività, questi animali sono condannati a vivere in piccoli spazi artificiali, considerati come dei pagliacci da addestrare per una discutibile forma di divertimento che invece veicola un messaggio sbagliato, perché disconosce le privazioni inferte a questi animali».
Il delfinario di Rimini è oramai divenuto il simbolo del movimento che in Italia si batte per chiedere la fine di questi spettacoli. Attivo da quasi 40 anni, ha detenuto delfini sino al sequestro degli animali sottoposti, secondo il Decreto di citazione a giudizio, a ‘comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche’. Il processo a carico del legale rappresentante della struttura e della veterinaria, imputati per maltrattamento di animali e detenzione incompatibile con le loro caratteristiche etologiche ai sensi degli articoli 544 ter, comma I e II e 727 comma II del Codice Penale, è tuttora in corso.
Sfruttando però una vecchia legge del 1968 — che di fatto andrebbe riformata perché viola le normative europee sui giardini zoologici — continua ad essere aperto con una licenza che solitamente si concede ai circhi, quella di ‘spettacolo viaggiante’, rilasciata dal Comune di Rimini e dall’ASL.
«Con un escamotage architettato tra le falle delle leggi italiane e con la complicità dell’Amministrazione locale, si sono avvallate ulteriori esibizioni al delfinario. È triste appurare che, se in molti paesi questi spettacoli sono oggetto di sempre più restrizioni proprio per una presa di coscienza sulle conseguenze agli animali, a Rimini, città che dovrebbe primeggiare nel promuovere un turismo etico, sia ancora aperta una struttura chiusa anche dal Ministero dell’Ambiente. Chiediamo che il delfinario di Rimini sia chiuso definitivamente, il futuro dell’intrattenimento è senza spettacoli con animali».
sui media
La nostra protesta è stata molto seguita dai media nazionali e locali, ecco alcuni articoli:
Ansa – Quotidiano.net – Animali e Animali – Altra Rimini (altro articolo) – News Rimini – Nel Cuore – Telecolor.