La Commissione Europea boccia Stop Vivisection
Niente da fare, l’iniziativa europea Stop Vivisection non ce l’ha fatta: presentata nel giugno 2013 con l’intento di abolire la sperimentazione animale sul suolo europeo per ragioni etiche ma anche scientifiche, era riuscita a raccogliere nei 28 stati membri oltre 1.300.000 firme, delle quali più della metà solo in Italia.
Oggi è arrivata la doccia fredda della Commissione europea, che respinge le richieste dei numerosissimi firmatari contrari ad una metodologia di ricerca che causa gravi sofferenze e morte a circa 12 milioni di animali solo nell’ U.E.
Nella comunicazione ufficiale, dopo aver dichiarato di accogliere con favore la mobilitazione dei cittadini a sostegno del benessere animale, si limita a sostenere che a suo parere la sperimentazione animale resta imprescindibile e che in attesa di poterla sostituire con altri metodi — come previsto dalla direttiva 2010/63/UE — al momento non intende presentare proposte per modificare il quadro normativo esistente.
Nell’audizione dello scorso 11 maggio, il comitato organizzativo dell’iniziativa aveva presentato alla Commissione europea i principi della proposta e risposto alle domande di chiarimenti scientifici. Anziché proporre l’immediata abolizione della sperimentazione animale, obiettivo che sarebbe sembrato irrealistico, gli organizzatori avevano proposto un periodo di transizione di 5 anni, durante i quali la ricerca biomedica avrebbe dovuto progressivamente fare a meno della sperimentazione animale. Il pomeriggio dello stesso giorno, il comitato organizzativo era stato ricevuto in audizione pubblica dal Parlamento europeo, insieme ad esperti esterni; dei 29 deputati intervenuti nel dibattito, 16 erano a favore della proposta, 10 contrari e 3 neutrali.
L’impressione a caldo era stata di una notevole apertura e che si fosse davanti ad un cambiamento epocale ma la poderosa documentazione scientifica presentata non è stata evidentemente sufficiente. Purtroppo la Commissione non è obbligata a intraprendere iniziative nella direzione indicata dai cittadini e non vi sono meccanismi di appello.
Termina PURTROPPO qui il viaggio di Stop Vivisection ma la volontà di oltre un milione di cittadini europei è un segnale importante che la Commissione dovrà cogliere, per procedere quanto prima ad una revisione della direttiva, enfatizzando il ricorso alle metodologie alternative e sostitutive.
Noi continueremo a batterci a fianco di tutte le persone che, in numero sempre maggiore, chiedono la fine della sperimentazione animale.