PALLA e LANA, due agnelline fortunate


Simone Montuschi
President

Quest’anno abbiamo deciso di festeggiare la Pasqua in un modo speciale: dando la libertà a due piccoli agnelli. Abbiamo salvato due cucciole, che non vedranno mai i ganci di un macello e adesso hanno un nome: Palla e Lana.

Vederle muovere i primi passi in libertà è una soddisfazione senza paragoni, che ti riempie il cuore e ripaga lo sconforto e la sofferenza interiore che proviamo durante le investigazioni, entrando a contatto con la sofferenza, la morte e la prigionia degli animali.

Ma più di tutto la loro libertà e la loro nuova vita sono un messaggio dirompente a favore di ogni animale prigioniero: i loro passi felici nell’erba sono quelli che milioni di altri animali vorrebbero poter fare, le cure che ricevono sono quelle negate a tutti i prigionieri degli allevamenti. E a stravolgere il loro destino è stato un gesto semplice ma straordinario, quello di prenderle in braccio e portarle a respirare un pò del mondo che c’è fuori.

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Entrando in una stalla in piena notte la prima cosa che abbiamo visto, mentre le pecore si allontanavano, sono stati i cadaveri di un minuscolo agnello e di una mamma adulta. Entrambi sdraiati nella stessa posizione, a solo un metro di distanza. Guardandoci attorno abbiamo visto altri piccoli cadaveri.
Sono le vittime invisibili della produzione di carne, quelle che scompaiono ancor prima che si faccia la conta di quanti animali vengono sacrificati ogni anno, quelli che non finiscono sulle tavole ma negli inceneritori o nella spazzatura.

Poi abbiamo preso in braccio due piccoli agnelli, due femmine. E mentre scattavamo delle fotografie una mamma continuava coraggiosamente a staccarsi dal gregge per venirci vicino e belare con tutta la sua forza: reclamava la sua piccola. Troppe volte questa pecora si è vista portare via i propri piccoli, allattati con affetto per un mese o poco più e poi spariti. Ma questa volta è diverso, questa notte non verranno caricati su un camion diretto al macello. Questa notte voleranno verso la libertà.

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Ed è stato così che abbiamo preso Palla e Lana, un pò a caso e un pò per scelta. Lana è la più piccola delle due. Era già debole, probabilmente nata in un parto gemellare. Notandola nel gregge abbiamo deciso di darle una possibilità, affinchè non finisse sdraiata e senza vita come quei piccoli che abbiamo visto appena entrati. Palla invece è un poco più grande, in forma e più vitale, e si è fatta prendere senza problemi.

Adesso stanno ricevendo amorevoli cure e costante aiuto veterinario, soprattutto la piccola Lana che zampetta e mangia a volontà, e appena saranno più grandicelle vivranno in un bosco recintato, lontano dal ricordo di ciò che le aspettava fuori da quella stalla.

Oggi per Palla e Lana comincia una nuova vita. E insieme a loro stiamo facendo un altro piccolo passo per mostrare la realtà degli animali chiusi negli allevamenti, che hanno solamente voglia di vivere liberi e il cui sguardo parla da solo.
Un piccolo passo verso il grande cambiamento che sogniamo.

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