In azione! al Delfinario di Rimini


Simone Montuschi
President

IN AZIONE! AL DELFINARIO DI RIMINI

Attivisti di Essere Animali hanno interrotto questo pomeriggio lo spettacolo esponendo striscioni di protesta per dire ancora una volta #NODELFINARIO.

Un gesto di disobbedienza civile per chiedere la chiusura definitiva della struttura, dopo che il Ministero dell’Ambiente ha diffidato la società Leo 3000 a recuperare le tre otarie ‘noleggiate’ al Delfinario. Quella di oggi è stata un’azione a sorpresa, per dire no agli spettacoli con animali che a Rimini avvengono anche senza rispettare le leggi.

nodelfinario

Come è possibile che una struttura indagata per maltrattamento di animali, che ha subito il sequestro di quattro delfini e già chiusa dal Ministero dell’Ambiente possa ora essere una sorta di circo acquatico?

IL DELFINARIO NON DOVEVA RIAPRIRE !

Ma con una decisione che stralcia anche il semplice buon senso, il 30 giugno scorso il Comune di Rimini, con il nulla osta dell’Asl e della Commissione di Vigilanza ha autorizzato il Delfinario a detenere tre otarie, come se fossero una specie degna di minor considerazione rispetto ai delfini. Via libera così agli spettacoli, raggirando la legge con l’inserimento della nuova attività nella categoria acquario e non giardino zoologico.

IL DELFINARIO DI RIMINI ORA DEVE ESSERE CHIUSO !

Il Ministero dell’Ambiente si è espresso: le tre otarie non possano essere esibite al Delfinario e la società Leo 3000, proprietaria dello zoo safari di Fasano, non può ‘prestare’ animali per spettacoli, aspetto questo inderogabile per il rilascio della licenza di giardino zoologico.
Dopo il grande NO realizzato a fianco del Delfinario, dopo la mobilitazione di tante associazioni animaliste, dopo petizioni e manifestazioni, ora il Delfinario di Rimini deve essere chiuso per sempre.

Gli spettacoli con animali, indipendentemente dalla specie utilizzata, sono il medioevo dell’intrattenimento. Indifendibili da un punto di vista etico e diseducativi per il pubblico invitato a ridere della sopraffazione mascherata a divertimento.