Mobilitazione davanti a quattro allevamenti di visoni


Simone Montuschi
President

Sabato 15 febbraio Essere Animali ha organizzato per la prima volta una mobilitazione contemporanea davanti a quattro allevamenti di visoni in tre diverse regioni italiane. Una protesta ambiziosa che ha voluto portare la voce per l’abolizione dritta davanti a questi luoghi e dare così ampia visibilità alla prigionia dei visoni e alla loro uccisione per farne pellicce.

Le proteste di questa mobilitazione si sono tenute a Villa del Conte (PD), con un corteo dal centro del paese fino all’allevamento di Caccaro Franco, a Fossoli (MO) con un breve corteo fino all’allevamento di Rossi Italo, e a Misano di Gera D’Adda (BG), con un primo presidio davanti all’allevamento Legramandi e un corteo nel paese per arrivare ad un nuovo allevamento, aperto recentemente da Capraro Filomena nello stesso comune.

In Italia dopo un forte declino degli allevamenti di visoni stanno purtroppo aprendo nuove attività in questo settore, soprattutto in Lombardia. Con la questione della crisi nel settore agricolo l’AIAV (Associazione Italiana Allevatori di Visoni) spinge ad investire in questo settore e ad aprire nuovi allevamenti. Ma ovunque questi sorgono o vengono proposti trovano opposizione tra gli abitanti e le istituzioni, ordinanze e proteste, segno evidente che sono attività che non hanno consenso.

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Lombardia - Emilia Romagna - Veneto  Mobilitazione davanti agli allevamenti di visoni
La mobilitazione del 15 febbraio è solo una delle tante tappe della campagna Visoni Liberi, nata per abolire gli allevamenti di visoni, come già fatto da ben 6 paesi europei. E’ una delle tante iniziative messe in campo per riuscire allo stesso tempo a sensibilizzare le persone e a pressare la politica a discutere la legge che porterebbe alla chiusura di tutti gli allevamenti di visoni italiani, dove ancora 200.000 di questi splendidi animali sono prigionieri.