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Orso ucciso senza pietà nel Monte Marrone


Simone Montuschi
President

orsoLe prove fanno pensare ad una vera e propria eseguzione, l’Orso Stefano che viveva nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio Molise è stato trucidato domenica 7 luglio dai bracconieri nel Monte Marrone, versante Molisano. A stroncare la vita di Stefano sono stati tre colpi esplosi da armi diverse che ne hanno centrato la zampa, il corpo e la testa. Questo quanto rivelano le prime radiografie dell’Università di Teramo e dell’Istituto Zooprofilattico.

“Un danno enorme inferto alla natura, una brutale esecuzione…Una vera e propria esecuzione che ad una prima ricostruzione fa supporre l’utilizzo di diversi tipi di fucili, quindi l’intervento di diversi bracconieri…Un danno enorme inferto alla natura, che va anche contro gli interessi delle stesse popolazioni del Parco che chiedono la conservazione rigida di questo animale”. Queste alcune delle parole espresse dal portavoce dell’Ente del Parco in riferimento all’accaduto.

Per quanto la caccia sia un attività nutrita dal compiacimento di uccidere esseri viventi e riceva con tanto di ragione una severa condanna morale da gran parte del popolo italiano, questa tragedia rivela che esistono ancora molte persone che trasgrediscono i regolamenti di tale attività. Il bracconaggio è un problema enorme, un mestiere crudele, vigliacco, disumano che oltre ad essere condannato moralmente infrange gravemente ogni legge.

Per quanto riguarda l’ambito legale la LAV ha infatti attuato subito una richiesta alla Procura della Repubblica competente ed alle Forze di Polizia, in primo luogo al Corpo Forestale dello Stato, che chi ha compiuto quest’atroce gesto sia identificato con indagini veloci ed efficaci, mediante stringenti accertamenti tecnici, anche con il coinvolgimento dell’Istituto di medicina forense veterinaria di Grosseto, mediante l’autopsia dell’orso e l’esame dei proiettili…Gli autori, che potrebbero essere identificati attraverso esame ed analisi incrociate di fucili e proiettili, dovranno rispondere del reato di uccisione di animale con crudeltà ex art 544 bis Codice penale”. La LAV, infine, mette a disposizione la somma di 2.000€ come ricompensa per chi fornirà informazioni utili ad identificare gli autori dell’uccisione dell’orso ‘Stefano’.

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Fonti:
Corriere.it
LAV

Approfondimenti:
Caccia e Pesca Sportiva