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Le tigri di Pinerolo devono essere sterilizzate


Simone Montuschi
President

tigri-infophoto2-2Essere Animali ha inviato una richiesta al Ministero della Salute, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per chiedere che le tigri che hanno ucciso pochi giorni fa un uomo all’interno del parco ornitologico Martinat a Pinerolo (TO) vengano sterilizzate e che le Istituzioni si facciano carico economicamente dell’onere. Le tigri in questione proprio in questi giorni saranno trasferite in tre zoo safari, a Ravenna e Fasano, strutture di proprietà della società ALFA 3000 e al Safari Park di Pombia, in provincia di Novara.

Abbiamo chiesto che le tigri vengano sterilizzate per impedire che altri esemplari debbano trascorrere l’intera vita in cattività. Ogni animale è un essere senziente, capace di percepire il mondo esterno in cui vive e di provare emozioni e sofferenza sia fisica che psicologica, condannarli a vita in uno spazio limitato e artificiale continuamente esposti allo sguardo dei visitatori costituisce una privazione delle loro principali esigenze etologiche e di molti innati istinti naturali

La tragedia avvenuta a Pinerolo era evitabile e annunciata, l’anziano defunto era il proprietario e il responsabile, assieme alla moglie, della custodia di alcuni esemplari di tigri e un leopardo, ospitate presso il parco ornitologico Martinat, da tempo chiuso al pubblico. Da anni le amministrazioni locali tentavano di collocare altrove gli animali ma senza risultati. Constatare che le uniche strutture disposte ad accettare questi esemplari sono zoo safari in cui i visitatori accedono in automobile mostra la situazione emergenziale della normativa italiana di riferimento. Gli obiettivi didattici e scientifici degli zoo sono un fallimento e soprattutto sono eticamente condannabili, è necessario convertire tutti gli zoo in rifugi-santuari in cui gli animali possano trascorrere dignitosamente il resto della loro vita e soprattutto vietarne la riproduzione. Con la giustificazione della conservazione delle specie a rischio estinzione gli zoo infatti possono far riprodurre gli animali, che però trascorrono nella migliore delle ipotesi il resto della loro vita confinati un recinto all’interno di strutture il cui primo fine è palesemente commerciale.

Ciò è documentato anche dalla nostra recente investigazione realizzata proprio all’interno dello zoo safari di Ravenna assieme a numerosi esperti.

In tal senso, la sterilizzazione delle tigri una volta giunte a destinazione sarebbe perlomeno un tentativo di rimediare ad una tragedia annunciata, la cui causa principale non è solo da ricercare nella fatiscenza della struttura di Martinat o nell’età dei proprietari degli animali, ma nell’esistenza stessa degli zoo, nella detenzione in cattività di animali selvatici anche pericolosi.

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Fonti:
l’eco del chisone.it
La Stampa.it

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