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In Lettonia come in Italia: Aboliamo gli allevamenti di animali da pelliccia.


Simone Montuschi
President

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A pochi giorni dalla diffusione dell’investigazione “Morire per una pelliccia”, realizzata dalla nostra associazione assieme a Nemesi Animale, un altro reportage su questi allevamenti scuote l’opinione pubblica europea. Mercoledì 27 febbraio l’associazione Dzīvnieku Brīvība (Animali Liberi) terrà una conferenza stampa per comunicare ai media e all’opinione pubblica la nascita di una campagna per ottenere l’abolizione dell’allevamento di animali da pelliccia in Lettonia.

Il video “Kažokādas otra puse” – “L’altra faccia della pelliccia” è già stato diffuso e contiene la documentazione raccolta in sei allevamenti di volpi e visoni nell’ottobre 2012.

Le immagini, vivamente sconsigliate ad un pubblico sensibile, mostrano ancora una volta le terribili condizioni di vita di questi animali uccisi per diventare un prodotto dell’industria della moda: volpi isteriche che si dimenano in gabbia, animali gravemente feriti in seguito alle zuffe con i loro simili, cataste di esemplari scuoiati, uccisi per la loro pelliccia.

IL VIDEO (attenzione alcune immagini potrebbero toccare la vostra sensibilità)

 

 

 LE FOTO CLICCA QUI’ PER  VEDERE L’INTERO ALBUM DELL’INVESTIGAZIONE

E’ terribile quello che accade a questi animali ed è oramai chiaro che queste sofferenze non sono casi particolari dovuti a singole inadempienze di qualche allevatore, ma il sistematico trattamento che viene loro riservato in questi luoghi.

Negli ultimi anni varie organizzazioni animaliste sono riuscite a filmare allevamenti in Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, Spagna e Irlanda e ovunque la realtà riportata è sempre la stessa: animali gravemente feriti, in preda ad ossessivi comportamenti stereotipati e numerosi esemplari morti in gabbia per le conseguenze di una vita trascorsa in cattività.

Negli ultimi anni vi è stato un forte incremento nella nascita di queste attività in est Europa. La produzione di pelli di visone e volpe è calata vertiginosamente, grazie anche all’attività di sensibilizzazione delle associazioni animaliste, in Norvegia, Svezia e Finlandia, paesi da sempre tra i primi produttori, per spostarli in Polonia o appunto in Lettonia.

Ma questa nuova investigazione testimonia come ovunque vi sono associazioni e persone che vogliono porre fine a queste crudeltà.

Ognuno di noi può dare il suo contributo per abolire gli allevamenti di animali da pelliccia anche in Italia, per far cessare una volta per tutte le sofferenze a cui sono costretti questi animali. E’ il momento di iniziare una seria discussione di questi problemi e trovare delle soluzioni.

PRENDETE PARTE ALLE CAMPAGNA VISONI LIBERI

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Fonte: Dzīvnieku Brīvība

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