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In USA via libera al salmone OGM


Simone Montuschi
President

gmsalmonE’ di questi giorni la notizia della prossima uscita nei supermercati di un salmone OGM costato 67 milioni di dollari e ribattezzato frankenfish, prodotto dalla AquaAdvantage, era oggetto di una disputa legale da anni, che si è conclusa con un documento redatto dalla Food and Drugs Administration che dice: “Il salmone non avrà un effetto significativo sulla qualità dell’ambiente umano degli Stati Uniti, e non dovrebbe danneggiare la popolazione dei salmoni naturali”. Il pesce cresce tre volte più velocemente di quello naturale: invece di tre anni ci mette 16 mesi per arrivare al peso standard di uccisione.

Per il tornaconto dell’industria non era sufficiente limitarsi a rinchiudere, schiavizzare, massacrare, diverse specie, già il mondo nella sua totalità è stato modificato geneticamente della sua innata spontaneità ora pure gli animali ridotti a ‘cose’ occorre tramutarli in ‘cose’ di maggior valore e rendimento. Se un tempo i brevetti erano esclusiva di inventori di arnesi e manufatti ora sono privilegio e concessione dell’arroganza e della manipolazione della natura.

Sono ormai diversi anni che la scienza si è resa strumento e funzione dell’impero delle grandi multinazionali ed il marchio OGM ne rappresenta la massima espressione. OGM è un organismo, più o meno complesso, modificato nel suo patrimonio genetico tramite tecniche di ingegneria genetica.
Invadere la vita nel profondo del suo interno, mutarla per renderla diversa, annientare le barriere specie-specifiche, come la natura fosse imperfetta o malata, come fosse un marchingegno elettronico da poter variare e ritoccare, significa non solo rendere giuridicamente il vivente proprietà e strumento di un gestore ma anche seguitare a violentare, abusare ogni codice etico, ogni legge naturale.  Una caratteristica di possesso e di controllo come può esserlo un pupazzo per il bimbo o il martello per il fabbro. OGM è la privatizzazione dell’organismo vivente, approvata legalizzata brevettata certificata dal sistema in funzione del sistema.

Se è luogo comune pensare che il confine del transgenico è la vita vegetale è ora di cominciare a ricredersi perché sono anni che gli animali vengono cambiati ritoccati collaudati per i diversi interessi che il mercato richiede. Dal microrganismo al mammifero ogni esistenza è minacciata dalla schizofrenia di un sistema sempre molto abile a spacciare i suoi folli pasticci per progresso scientifico e miglioramento delle condizioni di vita.

Le tesi a disapprovazione e condanna sono numerosissime, testi come  Gli organismi geneticamente modificati  (ed. Xenia),  Alimenti geneticamente modificati  (ed. Hoepli) entrambi della d.ssa Marina Mariani,  Incroci pericolosiGuida agli organismi geneticamente modificati di Martin Teitel – Kimberly A. Wilson,  Ladri di Geni  di Gianni Tamino e Patrizia Pratesi (editori Riuniti),  Trasgenico NO  di M. Caponera (ed. Malatempora) sono solo un piccolissimo esempio della letteratura scientifica che tenta di smascherare una ‘legge del profitto a tutti i costi’ ed allo stesso tempo cerca di informare il cittadino sulla pericolosità della strumentalizzazione della scienza.

Basti pensare a cosa hanno dovuto subire i poveri contadini iracheni per rendersi conto degli interessi multi-miliardari che stanno soggiogando il mondo. Al tempo dell’occupazione USA ai contadini venne imposto il divieto di utilizzare le proprie sementi autoctone e autoprodotte per poi essere obbligati a munirsi di licenza Monsanto e poter acquistare semi geneticamente modificati, (decreto – Ordine 81, paragrafo 66 bis emanato da Paul Bremer: «agli agricoltori è vietato riutilizzare i semi di varietà protette od ogni varietà citata al punto 1 e 2 del paragrafo C dell’articolo 14). In pratica i contadini iracheni dal 2004 sono obbligati per legge a distruggere i loro semi e ricomprarli da un rivenditore autorizzato.

> Quì Info su OGM

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Fonte:
La Repubblica.it

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