Non solo sushi, un requiem muto


Simone Montuschi
President

NON SOLO SUSHI, UN REQUIEM MUTO

Un articolo di pochi giorni fa apparso su L’Espresso online fa il punto sulla situazione delle specie ittiche nei mari di tutto il mondo, con particolare attenzione a quelle del mediterraneo.
Niente di nuovo in fondo, ormai parlare dell’estinzione degli abitanti del mare è mainstream e argomento da cocktail. Ancora dati che testimoniano come negli ultimi anni le popolazioni di quasi 486 specie siano in pericolo e 60 probabilmente già estinte a livello globale, mentre il ‘Mare Nostrum’ vedrebbe ben 43 specie sotto minaccia critica.

Non solo più grandi pesci pelagici, superpredatori marini come il pesce spada o il tonno rosso venduti ormai sui mercati asiatici a prezzi da superstar del sushi, ma anche piccoli animali un tempo molto comuni come il gattuccio, lo scorfano rosso o il palombo.

La pesca selvaggia è ormai da tutti considerata la rovina dei mari, sia essa a strascico, con spadare, violando zone protette o ‘semplicemente’ pescando esemplari troppo giovani od in periodi proibiti interrompendo così i cicli di riproduzione naturali. A ciò si aggiunga l’inquinamento crescente delle urbanizzazioni costiere ed un incontrollabile crescita del disturbo causato dalle imbarcazioni ed è facile capire come negli ultimi sessant’anni siamo riusciti a mangiarci il 57 per cento delle riserve marine di pesca e il 90 per cento dei grandi pesci.

pesci oceano libertàGià nel 2010 si denunciavano per l’ennesima volta i numeri della pesca illegale e non regolamentata, come attraverso i fondi stanziati dall’unione europea i pescatori abbiano potuto attrezzarsi di tecnologie ultramoderne, come sonar e piattaforme satellitari per individuare i banchi. Già due anni fa si denunciava al governo italiano (…) come le sanzioni previste dalla legge per chi la infrange non erano proporzionate e come il costo di una multa per chi patteggiava era irrisorio, di come le reti sequestrate tornassero dopo pochi giorni nelle mani degli scellerati proprietari. Ed anche qui i soliti numeri: pesce spada e tonno rosso ridotto del 90 per cento e  75 per cento delle risorse ittiche globali sovrasfruttato.
Il resto sono solo regolamenti mai applicati o mai fatti rispettare.
Fonte: Governo Italiano (permalink)

Spesso è necessario identificare il contesto nel quale un articolo viene proposto per capire ancora meglio la considerazione che abbiamo degli altri animali o l’interesse che abbiamo nel divulgare certi argomenti.

L’articolo apparso su L’Espresso appare nella sezione “food&wine”, dove  tra gli articoli più letti nella colonna di destra ci sono ‘Gordon Ramsay apre in Italia’ e ‘I cibi ammazza eros’. Non credo che certe cose vadano nemmeno commentate per chi come noi si batte per divulgare i temi dell’antispecismo e del veganismo: i tipi de L’Espresso, come purtroppo la maggior parte della società, si preoccupa e si preoccuperà del fatto che certi piatti a base di pesce saranno sempre più cari o più difficili da trovare, vedasi come in un box a fianco dei dati critici sia scritto ‘Ricette facili, il pesce buono e sostenibile’.

Di più, all’interno dell’articolo stesso si continua a ribadire come ‘il pesce faccia bene’, come sia necessario mangiarlo. Anche questo tipo di consigli alimentari, ormai consolidati in tutte le culture, ci hanno portato nella situazione appena descritta; lobby di nutrizionisti continuano a portare avanti queste tesi non dicendo e non considerato mai come alcuni elementi nutritivi da sempre associati al pescato (ad esempio gli omega3) possano invece essere presenti in grande quantità in una dieta a base totalmente vegetale: nei semi e nell’olio di lino, nelle noci, mandorle e nocciole, nei vegetali a foglia verde, in alcune leguminose e soprattutto nelle alghe.

Invece di pensare alle proprie tavole ed ai propri stomaci si deve iniziare davvero a pensare e rispettare tutti gli esseri viventi; anche quelli verso i quali potremmo avere minor empatia, semplicemente perché più lontani o diversi da noi; non per questo motivo la loro vita vale meno della nostra.

___________________________________________________________________________________________

Fonti:
Scienza vegetariana
GreenMe

Notizie associate:
Liberazione in adriatico attivismo diretto per contrastare inefficaci leggi internazionali

Approfondimenti:
I pesci sono animali
L’alimentazione vegan